700 soggetti indagati dalla Guardia Di Finanza per somministrazione illecita
L’11% della popolazione in Italia si trova in una grave situazione del tipo “materiale”. Peggiora, in particolare, lo status economico delle persone con più di 65 anni di età. Tutto questo si traduce in una maggiore difficoltà di accesso ai servizi, tra i quali anche quelli connessi alla salute.
Non è una novità la crescita degli italiani che, per ragioni di costi, rinunciano alle spese mediche di prevenzione. Questa situazione ha un costo molto alto e pesa sul benessere della persona, sopratutto in età avanzata.
Il “peso” dell’assistenza ad oggi è ancora a carico delle famiglie: non vi sono ancora dati certi ma si stima che siano oltre 4.000.000 i “caregiver” familiari, ovvero i parenti più o meno vicini che si occupano in prima persona della cura e dell’assistenza degli anziani, dei malati e dei disabili in casa.
Una situazione che ha fatto crescere l’importanza del bisogno e della necessità di essere accompagnati dal punto di vista organizzativo, psicologico ed economico, ad affrontare le situazioni di non autosufficienza. Le famiglie italiane, dunque, ricercano informazioni, consigli, suggerimenti per orientarsi nel mondo dell’assistenza domiciliare. Sembrano però mancare figure di riferimento precise e affidabili nel momento di necessità.
Solitamente le alternative che le famiglie si trovano ad affrontare sono due: prendersi cura direttamente dell’anziano oppure assumere un soggetto esterno. In entrambi i casi i costi in termini di tempo ed economici sono notevoli, motivo per il quale molte famiglie sono costrette ad operare rinunce o a non garantire un supporto adeguato.Tali decisioni comportano alcuni rischi come, per esempio, la cronicizzazione delle piaghe da decubito, un problema molto sentito da chi è costretto a letto, e che se non trattato prontamente e con la necessaria professionalità può provocare conseguenze molto più gravi.
Questa esigenza, insieme alle difficoltà connesse alla conciliazione di maternità e lavoro, rappresenta una sfida per le aziende che in numero sempre crescente stanno introducendo politiche assistenziali e servizi direttamente correlati all’interno del contratto di lavoro. Dal punto di vista dell’assistenza agli anziani, la proposta che attira maggiormente l’interesse dei lavoratori italiani è quella di un rimborso per le spese sostenute autonomamente oppure il supporto per l’assunzione di un’assistente domiciliare. In questi casi, tra i servizi inclusi ci sono le commissioni, la compagnia, il pagamento delle bollette, ma anche attività legate proprio alla salute come l’aiuto nel seguire le terapie, che devono comunque essere sempre prescritte e monitorate da personale sanitario qualificato.
In alcuni casi, tra i benefit sono inclusi anche la spesa a domicilio, servizi di badante “on demand”, sconti e convenzioni con le RSA, sia permanenti che temporanee.
Questo tipo di servizio assistenziale può essere agevolmente incluso in piani di welfare aziendale. Tali pacchetti in ambito sanitario permettono di accedere a prestazioni a prezzi agevolati presso le strutture sanitarie convenzionate, con un occhio di riguardo per l’assistenza degli anziani. Eravate a conoscenza di questa opportunità?
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